Parte prima: gli strumenti per la meteorologia
- aversameteo
- 9 apr 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 10 apr 2020
Il tempo è costituito dall'insieme delle condizioni meteorologiche che caratterizzano lo stato dell’atmosfera. In questa si verificano dei fenomeni che fanno mutare continuamente i vari elementi meteorici: la pressione, la temperatura, l’umidità, i venti, le nubi. Tutti questi elementi sono in stretto rapporto fra di loro e si condizionano, determinandosi l'un l'altro.
LA PRESSIONE ATMOSFERICA
L'aria che circonda la terra ha un certo peso, per cui necessariamente esercita anche una pressione, che viene appunto chiamata pressione atmosferica. Questa varia nel tempo e da luogo a luogo, a secondo dell'altezza. Al livello del mare oscilla intorno al valore 760, che corrisponde al peso esercitato da una colonna di mercurio alta appunto 760 mm. ed avente la sezione di un centimetro quadrato.
La pressione muta continuamente con variazioni regolari ed irregolari. Le prime hanno periodicità diurna, con due minimi: alle ore 4 ed alle ore 16 e due massimi alle ore 10 ed alle 22. Queste variazioni sono pressoché irrilevanti nelle nostre regioni, ma talora possono influire sulle brezze notturne e diurne. Le variazioni irregolari dipendono dal tempo e sono quelle più interessanti, perché in stretta dipendenza con lo stato meteorico dell'atmosfera. Se misuriamo quindi la pressione in una data regione, veniamo in possesso di un elemento riguardante lo stato del tempo.
La pressione viene misurata con strumenti detti barometri, basati sulla colonna di mercurio oppure meccanici o elettronici. In commercio si trovano generalmente i secondi e i terzi, ed i migliori sono quelli più sensibili, quelli capaci cioè di rilevare variazioni anche minime. Fra le migliori marche è la Lufft che ha modelli di notevole precisione. I barometri meccanici sono dotati di una lancetta, che si sposta su di una scala graduata col variare della pressione, e di un indice girevole per l’aggiornamento; quelli elettronici invece hanno la possibilità di memorizzare le letture in un arco di tempo definito dall’ utente o addirittura essere collegati a computer per elaborazioni sui dati raccolti anche più complesse. Il fascino però di quelli meccanici resta invariato e consiglierei agli appassionati di averne almeno uno in casa pur avendo oggi la possibilità di averne di elettronici che fanno praticamente di tutto. La lettura su quelli meccanici va effettuata battendo leggermente sul vetro di protezione; la lancetta oscillerà verso destra o verso sinistra rivelando con ciò un aumento od una diminuzione di pressione. L'entità di questa variazione è data dalla differenza fra la nuova posizione della lancetta e quella dell'indice. Effettuata la lettura, l'indice verrà nuovamente portato sopra la lancetta, predisponendo così lo strumento per la lettura successiva. E qui che sta il fascino dell’ uso di questi strumenti che richiedevano la trascrizione manuale su appositi diari (meteo log) dei dati raccolti.
LA TEMPERATURA
Il calore proveniente dal sole riscalda la terra determinandone la temperatura che, come la pressione, oltre che da luogo a luogo, varia nel tempo. Queste variazioni, che sono la causa principale dei fenomeni atmosferici, sono originate dai movimenti di rivoluzione (giorno e notte) e di rotazione (stagioni) della terra, ed influenzate dalla presenza di nubi e nebbie. La temperatura viene misurata in gradi centigradi mediante i termometri, sia a mercurio che ad indice oppure dai soliti strumenti elettronici disponibili ai nostri giorni.
L'UMIDITÀ
Nell’atmosfera. vi è sempre una certa quantità di vapore originato dall’azione del calore sulle acque. La quantità massima di vapore che un dato volume di aria può contenere in un determinato momento, ha un limite (punto di saturazione) che è direttamente proporzionale alla temperatura. Giunti al punto di saturazione, se il vapore viene aumentato o diminuisce la temperatura, si ha il fenomeno della condensazione ed il vapore si trasforma in liquido. Agli effetti della meteorologia è importante sapere se la parte di atmosfera che ci interessa è più o meno lontana dal punto di saturazione. Occorre conoscere quindi il valore dell'umidità relativa, che è un rapporto percentuale fra l’umidità effettiva (umidità assoluta) e l'umidità massima (saturazione) che l'atmosfera può contenere alla temperatura di quel momento.

Quanto più basso è il valore dell'umidità relativa, tanto più l'aria è secca; al contrario, a valori elevati, corrisponde aria molto umida. In condizioni normali l'umidità relativa ha un ciclo giornaliero che è l'opposto di quello della temperatura: ha le punte più elevate durante la notte, diminuisce col sorgere del sole e raggiunge le punte minime nelle ore pomeridiane. L’umidità relativa viene misurata dall'igrometro, che la indica con una lancetta su di un quadrante graduato da uno a cento oppure come gia detto da un display numerico nei più moderni igrometri elettronici.
Comentarios