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Ma che freddo fa?

  • Immagine del redattore: aversameteo
    aversameteo
  • 4 mar 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 9 apr 2020

Quello che più interessa è l'ultima era glaciale verificatasi nel Quaternario, con probabile inizio già nel Pliocene, cioè circa un milione di anni fa. Infatti l'effetto del glacialismo sulla conformazione dei paesaggi attuali è legato in particolar modo agli ultimi due milioni d'anni di storia della Terra. Per gli ultimi 600.000 anni del Quaternario, classicamente si distinguono quattro periodi glaciali, denominati dal più antico al più recente Günz, Mindel, Riss e Würm con tre interglaciali presenti tra i quattro glaciali. Recenti studi hanno in realtà messo in discussione questa suddivisione, contando fino a 6 e forse 8 periodi glaciali negli ultimi 800.000 anni.

L'alternarsi di periodi glaciali e interglaciali è dovuto a varie cause, i cui motivi e processi non sono del tutto noti; in particolare esistono alcuni "cicli millenari", come la precessione degli equinozi e le nutazioni dell'asse terrestre, la rotazione della linea degli apsidi, la rotazione della linea degli equinozi, la variazione di eccentricità dell'orbita terrestre, noti nel loro complesso come cicli di Milanković; a questi va aggiunta la traslazione del sistema solare all'interno della galassia, la traslazione della stessa galassia nello spazio, le variazioni della quantità di radiazione solare che colpisce le differenti parti della terra nei diversi tempi dell'anno e nei vari periodi geologici. Altre possibili cause sono attività vulcaniche eccezionali, l'intensità delle macchie solari, le variazioni nella composizione dell'atmosfera (gas serra), lo spostamento delle placche tettoniche e l'impatto con meteoriti.

La presenza di numerosi ghiacciai e lo spesso manto di ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartide stanno ad indicare che la Terra sta ancora attraversando un'era glaciale ed i cicli orbitali ci dicono che andiamo verso una nuova glaciazione. Nel passato i cicli di forte glaciazione da 100.000 anni furono intervallati da un periodo interglaciale di 9-12.000 anni. L'attuale periodo interglaciale ha circa 10.700 anni. Andiamo quindi incontro ad una ripresa della glaciazione. Tuttavia, nessuna tendenza di breve periodo o di scala decennale o persino centennale riesce a rivelare con una certa affidabilità se stia per cominciare o meno una glaciazione.

Ci sono stati almeno tre periodi ciclici di riscaldamento e raffreddamento all'interno dell'attuale periodo interglaciale. L'ottimo climatico ha raggiunto il suo picco 7.000 anni fa, quando la temperatura media dell'aria, dedotta dal volume di ghiaccio, era di 1,11 °C più alta del presente. È proprio quel periodo che lo studioso indiano B.G. Tilak indica come la data più recente possibile per la composizione dei Veda, quando l'Equinozio di Primavera era in Orione. La sua ipotesi dell'origine polare dei popoli Indo-europei (bianchi), tuttavia, non esclude la datazione ad un più antico ciclo di precessione. I due lunghi cicli di riscaldamento che si sono verificati da 4.000 a 8.000 anni prima dell'attuale possono avere poco a che fare con l'effetto serra che si sostiene causato dalla produzione industriale di biossido di carbonio. Una piccola era glaciale cominciò circa 650 anni fa e durò fino al diciannovesimo secolo. Da allora la Terra si è riscaldata lentamente, ma la temperatura media non si è mai avvicinata all'ottimo di 7.000 e 4.500 anni fa. Le ragioni di questi trend climatici più brevi non sono tutte ancora pienamente comprese. Tra i tanti fattori che occorre prendere più attentamente in considerazione ci sono la posizione della Terra nella Galassia, i mutamenti nelle emissioni solari, le variazioni cicliche più piccole nell'orbita terrestre e le correnti oceaniche.

Concludendo quando parliamo di ambientalismo concentriamoci su come smaltire i rifiuti, su come evitare di inquinare le falde acquifere o il terreno, insomma analizziamo quei fattori che sono dannosi per la salute non solo degli esseri umani ma di tutta la flora e la fauna terrestre. Concentriamo l’attenzione sugli aspetti medico biologici dell’ inquinamento, sull’incidenza che questo ha sulla formazione di tumori o malattie particolarmente virulente e con altissima morbilità. Evitiamo di andare a parlare nei simposi dove si discute circa i mutamenti climatici per la semplice ragione che questi li governa la natura e noi non abbiamo la possibilità (spero non l’ avremo mai) di controllarli. Noi dobbiamo imparare a controllare i nostri scarti industriali, le schifezze che continuamente usiamo per accellerare la produttività agricola e alimentare e tante altre cose che non sto qui ad elencare ma che tutti noi conosciamo. Iniziamo ad usare il giusto frasario; non fatemi sentire più di gente che va a parlare di clima quando deve più semplicemente parlare o meglio chiedere come faremo a non farci seppellire dall’ immondizia e credetemi se vi dico che il clima nonostante tutte le schifezze che abbiamo prodotto non lo modifichiamo noi, nè nel bene e nè nel male. Il resto delle nostre pessime abitudini, quelle si che dovremmo modificarle, perchè quelle sono tare nostre, non ci sono state date nè dall’Universo e nemmeno dal buon Dio!!! Amen

 
 
 

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